Se non si rispettano i requisiti vigenti per legge sull’efficienza energetica, niente Superbonus. Per questo è importante affidarsi a un partner competente e affidabile che possa aiutarvi a scegliere i prodotti giusti per non sbagliare.

Quali sono le regole da rispettare per ottenere le maxi agevolazioni? E in termini di efficacia, è davvero equivalente al cappotto termico? Permette le stesse detrazioni fiscali?

Il Decreto Rilancio è arrivato in Gazzetta Ufficiale (DECRETO-LEGGE 19 maggio 2020, n. 34), e dà ufficialmente il via ai lavori per il Superbonus 110%. Sarà valido per alcuni “lavori importanti”, ma la cessione del credito sarà valida per tutti.

Infatti accanto al Superbonus 110% per gli interventi di risparmio energetico più impegnativi arriva la possibilità di cessione del credito anche per le ristrutturazioni al 50%, l’ecobonus al 65% e per il bonus facciate, non solo per i nuovi lavori ma anche per quelli già fatti nel 2020. E le rate non ancora utilizzate si potranno cedere alle banche in cambio di liquidità. Il tutto non appena arriveranno le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate.

In attesa della pubblicazione del provvedimento attuativo da parte dell’Agenzia delle Entrate, entro qualche settimana (e certamente prima dell’1 luglio 2020) sarà attivato un portale unico che entrerà nel dettaglio dei nuovi superbonus, fornendo tutte le informazioni necessarie per contribuenti, professionisti e imprese.

Nello specifico, il Superbonus al 110% è previsto per 3 macro-interventi: Cappotto termico Impianti termici e pompa di calore e Sostituzione caldaia senza combinazione con fotovoltaico;

Per quanto riguarda quindi l’ «isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio», il cosiddetto cappotto termico, l’unica condizione posta dalla norma è che l’intervento abbia «un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo». Il limite economico agevolabile di questo singolo intervento è pari a 60 mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari dell’edificio».

Il Superbonus al 110% è riconosciuto in cinque rate annuali di pari importo. Potrà essere ceduto direttamente all’impresa in cambio di uno sconto in fattura, o di una fattura a zero. Le imprese potranno utilizzare il credito d’imposta per ridurre le tasse o cedere a loro volta il credito alle banche e ottenere quindi immediatamente soldi liquidi. Le modalità attuative verranno comunicate più avanti.

Lo scopo principale è quello di isolare ed evitare la formazione dei ponti termici che, se non risolti, comportano la formazione di condensa e muffa sulle superfici interne.

Non è possibile fornire una soluzione univoca poiché ogni intervento è differente e soggetto a requisiti tecnologici, normativi e amministrativi diversi, l’unica certezza è che i materiali isolanti utilizzati devono rispettare i criteri ambientali minimi di cui al decreto del Ministro dell’ambiente.

Il progettista è, quindi, chiamato a fare una scelta idonea e conforme all’oggetto d’intervento, tenendo conto di condizioni quali: il contesto climatico in cui l’edificio è collocato, la tipologia dell’intervento (ristrutturazione o nuova costruzione), la destinazione d’uso (pubblica o privata), i vincoli normativi e amministrativi, le disponibilità economiche.

Per questo è fondamentale un partner competente e affidabile che possa supportarvi nella scelta dei prodotti che rispettano i criteri per ottenere il bonus.


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Se non si rispettano i requisiti vigenti per legge sull’efficienza energetica, niente Superbonus. Per questo è importante affidarsi a un partner competente e affidabile che possa aiutarvi a scegliere i prodotti giusti per non sbagliare.


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