Non solo il colore caratterizza una parete. Da anni è sempre più importante la creazione di texture che rendano più pregiato il lavoro di decorazione di interni.

Con texture si intendono segni che derivano da tracce di lavorazione e disposti in modo tale da formare una superficie equilibrata nell’alternanza di pieni e vuoti, disegno e fondo, ma senza creare alcuna profondità.

Queste appunto possono essere realizzati variando la grana e la ruvidezza del materiale, sfruttando la luce per ottenere infinite variazioni sul tema

Tra le tecniche più utilizzate per realizzare texture sicuramente lo spatolatura è quella più comune perché permette di creare effetti di grande pregio senza investire in materiali troppo costosi e lavorazioni complicate. Se poi si scelgono due colori contrastanti e/o vernici lucenti o metallizzate, il risultato sarà davvero sorprendente e particolare.

Infatti chiunque abbia una buona manualità e un minimo di esperienza può cimentarsi personalmente servendosi dei prodotti appositamente studiati dalle aziende del settore, tra cui il preparato per lo Spatolato Veneziano Specchio di Bericalce, disponibile in moltissimi colori e già pronto per l’uso: nella sua composizione troviamo polvere di marmo a granulometria fine, resina alchidica, pigmenti e olii naturali.

BeriCalce è un’azienda di consolidata esperienza nel settore dei prodotti decorativi a base calce.

Una tradizione che risale al 1924, anno in cui la famiglia De Toni inizia la produzione di questo splendido materiale.

Selezione della materia prima, lungo tempo di maturazione, costante controllo della produzione, finiture di alto prestigio, sono da sempre gli elementi essenziali al fine di ottenere un prodotto d’eccellenza.

Come decorare i muri con la tecnica dello spatolato

Approfittiamo dei consigli dell’Arch. Elena Matteuzzi che ne parla su www.lavorincasa.it/tecnica-dello-spatolato/

Per decorare una parete con questa tecnica, per prima cosa è opportuno preparare accuratamente il supporto, che dev’essere privo di lesioni, fori, punti scrostati o cavillature, che, se presenti, vanno accuratamente stuccati. Una leggera carteggiatura permette inoltre di eliminare i residui di precedenti tinteggiature e conferire alla superficie una leggera scabrosità. Un’energica pulitura con un pennello pulito completa la fase di preparazione.

A questo punto, si può passare alla stesura della prima mano di tinteggiatura, che per un effetto migliore dovrebbe essere leggermente più scuro rispetto sia al colore prescelto per il secondo strato (di finitura), sia dell’effetto finale voluto.

Una volta asciutta la prima mano, si procede alla stesura del secondo strato, cioè la finitura a spatola vera e propria. Servendosi appunto di una spatola (da cui il nome della tecnica) triangolare in metallo o plastica o anche di un comune frattazzo da intonaco, si preleva una piccola quantità di pittura (la cui consistenza ottimale è simile a quella di una tempera appena estratta dal tubetto) e la si spalma sulla superficie con movimenti orizzontali, verticali, rotatori o curvilinei: la tecnica utilizzata determina la texture prevalente a parete finita.

Si procede in questo modo fino a decorare l’intera parete, facendo attenzione a stendere uno strato di tinteggiatura molto sottile e a lisciare bene la superficie. Per ottenere sfumature di più colori o effetti particolari si possono passare due o tre mani a spatola variando le tinte e/o i metodi di applicazione, mentre con una sola mano la superficie ostenta un colore leggero e sfumature molto evidenti.

Date le difficoltà di realizzazione, se si desidera un risultato esteticamente perfetto è consigliabile rivolgersi ad artigiani specializzati.

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